Rapinano banca a San Pietro in Casale, arrestati dai carabinieri; uno dei malviventi è di Calderara di Reno
01/11/2015

Sono stati prontamente catturati dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di San Giovanni in Persiceto e della Stazione di San Pietro in Casale due dei tre malviventi che venerdì 30 ottobre alle 11.50 avevano rapinato la filiale “Emilbanca” in piazza dei Martiri a San Pietro in Casale. Si tratta di un 36enne nato a San Giovanni Rotondo (Fo) e residente a Cerignola e un 38enne nato a Cerignola e residente a Calderara di Reno entrambi con precedenti di polizia, ritenuti responsabili in concorso della rapina in banca.
Il colpo è stato eseguito da tre malviventi, sfondando una vetrina dell’istituto di credito con una Fiat Stilo (in retromarcia) per facilitare l’ingresso e sfruttare il fattore sorpresa nei confronti di chi si trovava dentro: il direttore, cinque impiegati e cinque clienti. Sfondata la vetrina al terzo tentativo, due malfattori non armati e a volto coperto sono scesi dalla vettura e si sono introdotti negli uffici. Fortunatamente non ci sono stati feriti ma il fragore dei vetri infranti ha scatenato il panico tra i presenti. In meno di 30 secondi i due uomini sono tornati a bordo della Fiat Stilo, pronta per la fuga, con un bottino di 4.800 euro. L’autista è partito a tutta velocità per fermarsi alcuni chilometri dopo in una rotonda in via San Benedetto, dove tutti e tre gli occupanti sono scesi velocemente dalla Fiat Stilo e sono saliti a bordo di un Renault Kangoo di colore bianco, ripartendo poi rapidamente in direzione di Pieve di Cento.
La manovra anomala ha attirato l’attenzione di un passante che si è annotato il numero di targa e lo ha fornito alla Centrale operativa dei carabinieri, chiamando il 112. Gli accertamenti sulla targa hanno consentito agli investigatori di risalire all’intestatario del Renault Kangoo, il 38enne residente a Calderara di Reno; immediato il controllo nell’abitazione di residenza. I militari prima hanno effettuato una prudente ricognizione attorno alla casa, notando il Renault Kangoo parcheggiato lungo la strada, quindi si sono messi in osservazione in abiti civili. Quando è stato visto il 38enne uscire di casa in compagnia del 36enne ed avvicinarsi al veicolo, i militari li hanno bloccati immediatamente. Dopo una perquisizione all’interno dell’appartamento sono stati rinvenuti gli indumenti utilizzati per commettere la rapina, 2.290 euro in contanti, di cui 870 euro all’interno di una valigia usata dal 36enne e 1.420 euro dentro a un marsupio contenente la carta di identità del 38enne, oltre a parrucche e cappelli, alcune paia di guanti, numerosi cutter e alcuni walkie talkie.
Della frenetica dinamica è stato informato il sostituto di turno della procura della Repubblica di Bologna, Di Giorgio ed i due sono stati immediatamente arrestati e, al termine degli accertamenti, tradotti nel carcere della Dozza. Il 36enne era anche ricercato per l’esecuzione di un provvedimento di carcerazione di 1 anno e 9 mesi di reclusione, conseguente a una condanna per rapina aggravata, emesso dalla Corte d’appello dell’Aquila.
Con il coordinamento della Procura della Repubblica di Bologna proseguono gli accertamenti investigativi per la ricostruzione dell’organizzazione della rapina per risalire all’identità del terzo membro della banda e per accertare eventuali responsabilità del proprietario della Fiat Stilo, non risultata denunciata quale oggetto di furto e intestata a un 44enne di Lecce, gravato da precedenti di polizia.
Dal sindaco di Calderara di Reno, Irene Priolo, sono arrivati i complimenti per il lavoro svolto dalle forze dell'ordine: “Grazie ai carabinieri per questa brillante operazione – ha scritto dal suo profilo Facebook il primo cittadino - Alle volte il più insospettabile può essere il tuo vicino di casa. In questa occasione è stata proprio la segnalazione di un cittadino a consentire il buon risultato. Quindi quando vedete cose sospette comunque segnalate al 112”.


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